“L’idea di questa comunità nasce nel 1972 da un gruppo di persone impegnate nella scuola pubblica in Veneto. Durante gli anni di gestazione pensammo che la comunità dovesse incarnare l’ideale evangelico ed essere aperta agli ultimi. Dal 1976 al 1980 – anno d’inizio della vita comune – si maturarono conoscenze ed approfondimenti sulla vita delle comunità, ci furono intensi e proficui contatti con realtà comunitarie in Italia e all’estero. Ci vollero alcuni anni per mettere a fuoco quello che sarebbe poi divenuto un elemento caratteristico della nostra realtà: essere un piccolo segno, una comunità semplice, aperta al territorio e a basso indice istituzionale. Ci guardammo attorno per capire chi accogliere e la scelta cadde sui giovani alcool e tossicodipendenti.
Nel 1978 iniziammo a cercare un casolare da affittare in Veneto, ma non trovammo niente. Nel 1980 andammo in Toscana, dove avevamo trovato un’antica rocca dove iniziare l’esperienza di vita insieme. Le difficoltà si rivelarono insormontabili: mancava l’elettricità e l’acqua corrente e fu così che di buon grado accettammo l’invito di una donna che credette alla nostra iniziativa e ci offrì, in affitto, il rudere e il podere che – negli anni – abbiamo trasformato in scuola di vita qui nelle Marche a San Cristoforo di Amandola.”

Achille Ascari, responsabile della Comunità

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